Note sulla morte – Mario Krejis

Premessa alla liturgia dei defunti

di Mario Krejis

il Ba ritorna al Ka

La morte non esiste

L’anima, ossia l’Uomo Interiore, sopravvive sempre.

Vorrei però che il lettore riflettesse che Anima è parola grossa, che comprende variabili accezioni, che nel loro significato più intelligente si riferiscono più che altro all’Anima Storica.

Anima Storica è sinonimo di Nucleo Essenziale, spersonalizzato nell’ordinarietà dei casi, quindi privato dei significati più nobili della coscienza luminosa e della volontà.

Si sottraggono a tale regola i Reincarnati, che possiedono variamente integra una loro Coscienza Seconda, che si estende nello spettro di molteplici possibilità: dalla relativa incoscienza, alla consapevolezza luminosa dei Mondi Superiori. 

Ermetismo e Tossicodipendenza – Mario Krejis

di Mario Krejis

Iside

Primo Assioma: La droga è una malattia dell’anima.

Secondo assioma: Il flagello dei tempi moderni si chiama droga.

La droga è una malattia dell’anima, è l’espressione di un profondo disagio interiore, che spinge irresistibilmente il tossico-dipendente ad annullare volutamente la sua intelligenza e la sua volontà, rendendolo de facto un infelice e un emarginato.

Noi poniamo la tossicodipendenza sullo stesso piano di tutte le gravi psicopatie, rimarcandone i profondi effetti distruttivi sull’identità personale e le devastanti conseguenze sulla famiglia e sulla società.

Nella comune mentalità chi fa uso di Droghe è spesso considerato uno scarto della società, un rifiuto di cui poter fare a meno. Tranne quando il problema riguarda un amico o un familiare, un figlio o una sorella. Sono situazioni in cui si resta inebetiti per la sorpresa, precipitando nello sconforto e cercando una via d’uscita, spesso considerando il proprio congiunto come un infelice o una pecora nera, un frutto marcio della pianta familiare e sociale.

Hermes ed Estia – Kate M.

di Kate M.

Hermes ed Estia

Nel mondo antico la rappresentazione divina era complementare alla personificazione di Forze, universali e potenti, legate simbolicamente a virtù dell’anima umana e analogicamente corrispondenti a leggi macrocosmiche che riflettono la loro valenza sul microcosmo uomo. Hermes o il latino Mercurio, iconograficamente rappresentato come il Dio dalle ali ai piedi, é il più fuggevole e indefinito fra le divinità appartenenti all’universo mitologico greco-romano. Visto come l’intermediario fra uomini e Dei dell’Olimpo, come il protettore del commercio per le sue doti di sagacia e astuzia, come colui che guida durante i viaggi, come l’accompagnatore nel mondo dell’oltre, come il Dio della scrittura e della sepoltura dei morti. Tanti epiteti, tante funzioni, tante virtù e capacità. Nello Stobeo, durante il dialogo fra Iside e Horus, Hermes viene descritto come il detentore della verità invisibili agli occhi umani, celate perché conquiste per simpatia e amore delle anime evolute; Hermes é l’unico a poterne mantenere il segreto.

La zattera della Medusa – A.Conti

di Alessandro Conti

La Zattera della Medusa - Thèodore Gèricault


DEDICA

Dedico questo mio scritto al mio amato mentore Mario Krejis e agli amici della Fratellanza Ermetica, con i quali condivido il più nobile dei sentimenti umani, l’amore per il bene sincero.

 

Premessa

Ho voluto prendere spunto dal titolo di un’opera d’arte del grande pittore ottocentesco Thèodore Gèricault (1791-1824) per parlare del dramma nell’ uomo. Vorrei trattare non solo l’aspetto filosofico e morale ma anche l’evento escatologico (nel senso intenso del fine). Non è mia intenzione affrontare questo tema in modo troppo analitico per evitare di cadere nella trappola della retorica intellettuale.