Ermetismo e Scienza Quantistica – Mario Krejis
di Mario Krejis
PARTE PRIMA
I
Se il grande Ermete Trismegisto fosse vissuto ai giorni nostri, non avrebbe perso tempo. Si sarebbe accomodato su una poltrona di foglie d’edera e avrebbe calzato una cuffia di legno d’acero, costruendo il primo sistema di Quantum Energy della storia umana.
Il suo acume avrebbe fatto le veci dei potenti trasduttori di segnale e, tutto teso verso l’Energia Planetaria, egli avrebbe scannerizzato l’Invisibile per trovare la Panacea Universale, senza che dovessero trascorrere migliaia di anni prima del cosiddetto Big Bang quantistico.
Oggi, anche per un ermetista abituato a spaziare col suo Ermete nel mondo virtuale del pensiero, non è facile penetrare nella forma mentis del fisico, imparando il difficile linguaggio della matematica. Tuttavia, qualche volta, è possibile che ciò accada.
Nei miei scritti ho cercato più volte di spiegare che l’Ermetismo deve adeguare il suo linguaggio ai tempi, acquisendo la giusta terminologia per essere inteso e (si spera) capito dall’uomo del secolo. L’Ermetismo deve cambiare pelle, come il serpente quando si appresta a un nuovo ciclo vitale e si rinnova nell’apparenza, restando pur sempre un serpente.
L’Ermetismo è la scienza dell’unità. In un certo senso è la scienza olistica per eccellenza. Postula l’uomo composto di mente, anima e corpo, indissolubilmente accomunati da una medesima origine e da una sola destinazione. L’Ermetismo è più che altro una scienza sintetica, nel senso che tende a creare l’unità dove questa non c’è, ossia nella maggior parte degli esseri umani.
L’olismo ermetico traspare negli insegnamenti di tutti i grandi Maestri: da Pitagora a Paracelso, da Cagliostro a Giuliano Kremmerz, che fu certamente un iniziato e un grande divulgatore.
Il principio del Come in alto così in basso, contenuto nella “Tavola di Smeraldo” di Ermete Trismegisto, è il fondamento teoretico dell’Ermetismo. Esso postula l’unità di tutte le cose nel Pensiero Divino, che dà impulso alla Materia determinando la creazione dell’Universo.
Un cerchio, con un punto a centro, è il simbolo ermetico dell’unità del Tutto nell’Uno (Dio). L’Ouroboros, un serpente che si mangia la coda, rappresenta la ciclicità dell’universo formale e la Legge di Rivoluzione delle Forze, che il pensiero orientale rappresenta nelle Maree Tattwiche.
La Materia, naturata dal Pensiero Divino, si organizza attraverso quattro Principi Elementari (Terra, Acqua, Aria e Fuoco), costruendo la nostra realtà e ciò che non vediamo perchè si sottrae alla percezione sensoria.
Oggigiorno la Fisica Quantistica, rivoluzionaria e caotica evoluzione del pensiero newtoniano, sancisce la natura olografica dell’Universo. Un Ologramma è la rappresentazione del Tutto in ogni unità vivente.
Nell’uomo (Microcosmo) è racchiusa la rappresentazione simbolica delle leggi che governano la Creazione (Macrocosmo), dal minerale alle immense nebulose dello spazio. Analogamente in ogni cellula del corpo sono rintracciabili le linee guida che crearono le Stelle e i Pianeti e, sulla nostra Terra, la complessa architettura del Mondo minerale, vegetale e animale.
Com’è in alto, così è in basso. Ermete aveva ragione.
La Magia Ermetica sostiene di poter guarire le persone afflitte da malattie organiche e mentali: o direttamente, utilizzando le leggi del Magnetismo e della volontà; o a distanza (Teleurgia), tramite l’uso di Genialità Terapeutiche, forme psichiche intelligenti create dall’iniziato perchè possano servire ai suoi scopi.
La Medicina Psichica è una realtà: il potere di agire sulla materia corporea con la forza del pensiero. La psiche dell’ammalato, turbata dallo squilibrio, può influire negativamente sulla salute, determinando la malattia; o al contrario può promuovere un processo di auto-guarigione, ristabilendo l’ordine e la gerarchia nel complesso regno delle cellule e dei sistemi organici.
Einstein, con la sua teoria della relatività, dimostrò per primo l’identità di materia ed energia. Oggi la Fisica Quantistica insegna che materia ed energia sono a loro volta espressione di unità energetiche elementari, che sono i Fotoni: atomi di luce solare e mattoncini elementari della realtà.
E’ lo stesso Dio Sole, il Radiante Iddio di Giuliano Kremmerz, l’Amon-Rha dei nostri antenati egizi: un immenso flusso di Raggi Solari, che fluiscono ininterrottamente dall’Uno/Dio. Sono atomi di Volontà e di Amore, latori intelligenti dell’Intenzione Creatrice, vibranti di Luce e di Suono.
Il Suono è il veicolo di manifestazione, come il Magnetismo e l’Elettricità. Il Dipolo Elettro-Magnetico è il meccanismo perfetto di creazione delle forme, che si riflette nell’uomo regolando il metabolismo del corpo fisico e dei Corpi Invisibili (Corpo Lunare e Mercuriale).
La Corrente di Vita, cui faccio riferimento nei miei scritti, è dunque corrente fotonica, radice divina della Creazione. Nella dimensione creativa, attraverso il gioco bipolare (materia/energia – elettricità/magnetismo) si manifesta la “Maria Universale” degli Alchimisti, il numero Due della creazione, riflesso della Fonte Unica nel divenire dell’universo formale.
Materia, realizzatrice del progetto divino: è la Madre pietosa, generatrice di tutti i miracoli, perchè nel suo mondo le Forze della Creazione sono un immenso crogiolo intelligente, in cui ogni cosa si trasforma nel suo contrario e tutti i prodigi si realizzano. Oltre il tempo, nello spazio infinito che è insieme Vuoto e Pieno, fonte inesauribile di Energia e di Amore.
Nell’uomo, ologramma dell’Universo, si riproduce lo stesso miracolo. Conseguire lo Stato di Maria vuol dire, nell’Ermetismo, raggiungere la Fonte da cui si genera la realtà; identificarsi con la Forza primigenia, inalando atomi di pura Luce, per poi dirigerli col desiderio e con la volontà; vibrare con l’anima fino a raggiungere le stesse frequenze celesti, che bisogna riprodurre in sé per accedere allo stato creativo per eccellenza: l’Intelligenza Mercuriale o Ermete.
La Fisica Quantistica sembra confermare i principi dell’Ermetismo, dimostrando che particelle strettamente legate si comportano come onde, e che ognuna influenza le altre come se fossero un unico essere. Tale teoria può essere facilmente applicata a sistemi in generale, dove singole parti lavorano insieme e s’influenzano a vicenda. Un esempio è rappresentato dagli esseri viventi: ognuno di loro è considerato una rete complessa di cellule, di organi e di sistemi che interagiscono tra di loro.
La Scienza Quantistica offre gli strumenti adeguati per lo studio degli aspetti del comportamento umano, nonchè delle complesse interazioni tra le parti del corpo, la mente e le emozioni, che essa considera come una complessa rete interconnessa.
Da ciò deriva l’applicazione della Medicina Quantistica, che considera la vita, la salute e le malattie come un vero fenomeno di rete, utilizzando la Statistica come strumento analitico. Perciò la scienza nei sistemi complessi può garantire solo delle probabilità, in merito al comportamento dei singoli elementi.
Si tratta di operare un cambio di mentalità. Nel mondo quantico, non vi sono realtà assolute e sistemi rigidi che preordinano la realtà, ma una serie infinita di possibilità che possono essere influenzate dall’osservazione.
Studi sperimentali, eseguiti presso l’Università di Princeton, hanno dimostrato che l’osservatore è in grado di influenzare intenzionalmente, in misura statisticamente rilevante, una serie di eventi apparentemente casuali. La Fisica Quantistica offre quindi una spiegazione scientifica e plausibile del concetto di Destino, interpretato dall’Ermetismo come un insieme di probabilità e di indirizzi che possono essere modificati o annullati dalla volontà dell’iniziato.
Il Destino sarebbe solo in apparenza ineluttabile, dipendendo in gran parte dal grado di consapevolezza dell’iniziato, che può modificare le sue predisposizioni naturali esaurendo (o temperando) le Forze che agiscono in lui e che ha imparato saggiamente a controllare.
La Sorte, che sembra segnare crudelmente alcuni e premiare ingiustamente altri, è il prodotto di questa e di altre vite. Esso è il rumore di fondo dell’anima; è il Caos dentro di noi, che tuttavia è anche Ordine, perchè risponde a leggi precise che sono l’Informazione e la Risonanza.
La Fisica Quantistica stabilisce che Energia e Informazione sono legate tra loro secondo una relazione di dipendenza, in cui rientra la costante di Planck.
Cioè: I=f(E h)
Informazione, Energia e Materia sono collegate a cascata: la materia non esiste senza l’energia, che a sua volta non ha forma senza l’informazione. L’informazione è pertanto un punto cruciale della Creazione e dell’euritmia umana, su tutti i piani e in tutte le dimensioni.
E’ l’informazione, o meglio le innumerevoli informazioni che compongono il meccanismo conoscitivo, che trasportate dall’elettricità e dal magnetismo controllano il funzionamento apparentemente casuale (ma in realtà perfetto) di organi e sistemi, nell’Universo e nell’uomo.
Esiste un personale campo informativo, unico per ogni creatura vivente. La nuova scienza lo definisce anche Campo Morfogenetico (Sheldrake), perchè è il fondamento dell’individualità e della vita umana. Esso è trasmesso di vita in vita rappresentando l’eredità che ogni uomo, con la morte, lascia a se stesso.
Pertanto l’Uomo Storico dell’Ermetismo corrisponderebbe al Campo Morfogenetico, che la morte non distruggerebbe completamente, ma limiterebbe nei suoi meccanismi di appercezione sensoriale. Analogamente l’Evoluzione Spirituale consisterebbe in una progressiva espansione della coscienza, fino all’integrazione con l’Uomo Storico e alla progressiva scomparsa del mondo incosciente.
In quest’ottica, lo scopo della Strada Spirituale sarebbe di integrare e rettificare il Campo Morfogenetico dell’iniziato, attraverso la consapevolezza e con l’ausilio delle pratiche ermetiche. Realizzato tale obiettivo, la coscienza si aprirà alla percezione di Unità Energo-Informative sempre più grandi, ordinate secondo una proporzione aurea, fino a penetrare coscientemente in quello che Jung definisce l’Inconscio Collettivo. Oltre esiste solo il Pensiero Divino.
Tale progresso, decisivo per l’Ermetista, è segnato dal cosiddetto Risveglio Ermetico: l’intelligenza, libera dalla prigionia della disinformazione, si libra celerissima nei Cieli (da coelo=celare) ed entra in rapporto con gli dei: coscienze evolute o evolutissime che hanno imparato, dopo una lunga serie di incarnazioni, a controllare e a dirigere la Forza Naturale.
Kremmerz sosteneva che nel Mondo Invisibile, nella dimensione terrestre, solo gli Eoni (Enti) sono superiori agli uomini. Lo Stato Eonico, di cui offro una delle possibili chiavi di lettura, è uno stato d’infinita consapevolezza. Nell’Invisibile gli Spiriti Eonici vivono l’esistenza dei disincarnati, apprezzando l’unità di tutti gli esseri che sono nella Luce di Dio, potendo influenzare con la loro volontà la vita umana e il destino d’interi popoli.
Per gli Ermetisti gli Spiriti Eonici sono realtà e tutti potrebbero richiamarli a sè, conquistandone l’amicizia con l’amore e l’umiltà. Vada a loro tutto il nostro rispetto. Contro la ragione sofica di quanti tentano la Strada Spirituale senz’amore, si erge la terribile e meravigliosa realtà degli Spiriti Eonici, che sbarrano il passo a quanti non sono maturi per vivere nella verità.
II
L’informazione è il motore della realtà. Tutto, nel mondo come nel nostro corpo, è informazione. Le cellule comunicano tra loro attraverso impulsi elettro-magnetici, enormemente più veloci dell’energia chimica, che la Medicina Allopatica e la Biologia considerano il meccanismo fondamentale dell’omeostasi corporea.
Le risposte quasi istantanee con cui l’organismo reagisce a stimoli esterni e interni, come le reazioni di pericolo, le modificazioni del tono neuro-muscolare e del ritmo cardiaco, si spiegano ammettendo una trasmissione di tipo energo-magnetico dello stimolo e della conseguente reazione di adattamento.
Un classico esempio dell’importanza dell’informazione, nel mantenimento della salute, è offerto dall’Omeopatia. Nata dalle geniali intuizioni di Samuel Hahnemann, l’Omeopatia ha rappresentato per quasi due secoli un enigma, suscitando ilarità e scetticismo presso quasi tutta la Comunità Scientifica.
Com’era possibile che un principio omeopatico, diluito centinaia di volte, potesse conservare il suo potere terapeutico? Nella farmacopea omeopatica si raggiungono diluizioni che superano il Numero di Avogadro, oltre il quale non sono più dimostrabili molecole da farmaco in soluzione.
La Fisica Quantistica, rivalutando l’informazione, ha consentito di comprendere la legge più importante dell’Omeopatia: Similia cum similibus curantur. Lo stesso principio medicamentoso, che a dosi tossiche provoca il sintomo, se somministrato a dosi infinitesimali esercita effetti terapeutici e di guarigione.
Il meccanismo consiste appunto nell’informazione, trasportata dalla soluzione acquosa che diviene il veicolo del farmaco informazionale. Gli studi di eminenti studiosi, fra cui i fisici italiani Emilio Del Giudice e Giuliano Preparata, hanno dimostrato l’importanza dell’acqua quale raccoglitrice d’informazioni.
In particolare le molecole di acqua, sottoposte adeguatamente a succussione omeopatica (scuotimento ritmico), acquisterebbero la capacità di formare dei clusters, cioè degli aggregati molecolari, legati da deboli forze elettro-magnetiche, in grado di raccogliere e trasmettere l’informazione.
Una volta informatizzata l’acqua, il farmaco omeopatico diverrebbe capace di trasferire l’informazione curativa, intercettando nelle varie sedi (mentale, emozionale e fisico) lo squilibrio energetico e svolgendo efficace azione terapeutica. Inoltre, alle diluizioni più alte, esso acquisterebbe la capacità di agire sempre più in alto nella catena causale che porta alla patologia fino a correggere la causa prima, cioè il temperamento, l’essenza di quella vita.
E’ il concetto omeopatico di Simillimum, che in realtà ben pochi terapeuti sanno individuare. Il Simillimum è la panacea di quel dato paziente, è il correttivo di tutti i correttivi, produttore eccelso di salute e di guarigione.
L’Ermetismo conosce bene l’Omeopatia, che risale ai tempi di Paracelso, almeno nei suoi principi fondamentali. Kremmerz era un esperto omeopata e molti iniziati dell’Ordine Ermetico coltivarono tale attività, prima che un po’ di luce fosse fatta in quest’ambito particolare della scienza medica.
Ho spiegato che l’informazione è alla base di tutto l’esistente. Nel campo informazionale le dimensioni di Tempo e Spazio non esistono, ma tutto è contemporaneo e interdipendente. Perciò una stessa informazione può generare catene causali sul piano fisico, mentale o emozionale.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi, è difficile stabilire le esatte relazioni tra i vari livelli del piano informativo. Aiuta a orientarsi la Legge di Risonanza, in base alla quale tutto ciò che è analogo risuona.
Come un diapason fa vibrare (entra cioè in risonanza) un altro diapason con le medesime caratteristiche, allo stesso modo due diverse condizioni (nel piano mentale, emozionale o fisico), se uguali sul piano informazionale, sono analoghe tra loro, cioè risonanti. E ciò prescindendo dall’interpretazione razionale che si può dare di tale rapporto.
Tale comportamento è alla base della cosiddetta Legge di Analogia, che costituisce uno degli assi portanti del Sistema Magico, nell’Ermetismo come in altre Tradizioni Esoteriche. Se l’informazione è simile, due o più aspetti della realtà saranno collegati tra loro da un intimo rapporto. A tal punto sarà irrilevante su quale piano s’interviene. Correggendo l’informazione (o trasmettendone una nuova), il fattore correttivo agirà ovunque e tutti i vari livelli ne saranno influenzati.
Molte pratiche ermetiche sono basate sulla Legge di Analogia. Un semplice esempio è rappresentato dalle abluzioni rituali, antico rito purificatorio ancora in uso in alcune Scuole Misteriche di derivazione ermetica.
Il discepolo, ogni sera, deve lavare le sue parti intime invocando la purezza. Mentre esegue il lavacro, egli pronuncia (nella Fratellanza di Miriam) le parole rituali: “Come l’acqua lava la pietra, così il mio Corpo Lunare (Corpo Emozionale) sia purificato da ogni impurità.” Il rituale è inefficace se non è sostenuto dalla sincera intenzione di ottenere l’effetto desiderato.
L’informazione che il neofito trasmette a se stesso è dunque la funzione purificatrice dell’acqua. L’acqua lava gli organi genitali. Tuttavia, sul piano analogico, i genitali sono associati al mondo della sessualità, universalmente riconosciuta come il motore somato-psichico dellemotività.
Pertanto, lavando analogicamente il corpo, si fornisce all’inconscio un’importante informazione correttiva, nel senso di un riequilibrio delle emozioni e della forza energo-sessuale, alterata nel corso della vita sociale.
Tale informazione correggerà tutto ciò che è squilibrato su diversi piani: a livello fisico, per esempio, favorirà il rilassamento e uno stato mentale meditativo; sul piano energetico, invece, stabilizzerà i Chakra (specie il Mooladhara) allineandoli tra loro e normalizzando i flussi energetici.
Un altro esempio di analogia è rappresentato dal Rito Lunare, che novizi e anziani della Fratellanza di Miriam eseguono il giorno di Luna Nuova, nell’ora della fase. In tal caso si sfrutta un’analogia planetaria (la Luna era considerata anticamente un pianeta), cioè Macrocosmica.
E’ noto che il Ciclo Lunare, agendo sul magnetismo terrestre, condiziona i ritmi naturali regolando le stagioni, provocando le maree, influenzando i raccolti e persino il sesso dei nascituri, secondo una tradizione popolare che sembra aver trovato conferma in alcuni studi recenti.
Si può dire che l’influenza lunare, tipicamente ciclica, regoli i bioritmi in tutto il Regno Naturale. Gli Ermetisti definiscono col termine Corpo Lunare la parte emotiva, essenzialmente inconscia, dell’essere umano; cioè quella porzione dell’anima che è intimamente connessa con i meccanismi della percezione (sensibilità esterocettiva) e della reattività psicosomatica.
Il giorno di Luna Nuova il satellite non è visibile e inizia il suo ciclo astronomico, che dura 28 giorni e comprende quattro fasi (Luna Nuova, Luna Crescente, Luna Piena e Luna Calante).
Tradizionalmente le fasi di Luna Nuova e Luna Crescente sono considerate anaboliche e nutrienti, nel senso che qualunque forma – naturale o concepita mentalmente – trova in tale periodo le condizioni migliori per il suo sviluppo. I bioritmi naturali raggiungono l’acme della loro espressione in Luna Piena, per poi iniziare una lenta fase involutiva (Luna Calante) fino a un valore minimo (Luna Nuova). Dopo di che il ciclo ricomincia.
L’anima dell’uomo, quando viene al mondo, è analogicamente simile alla Luna Nuova, perchè priva delle impressioni sensorie derivanti dalla passata incarnazione. L’anima è cioè energeticamente pura, dopo essere passata attraverso il processo di decantazione fluidica definito ermeticamente seconda morte.
Sfruttando tale analogia, nel Rito Lunare l’intenzione del discepolo è di liberare la sua sensibilità (Corpo Lunare) dalle impressioni squilibranti accumulate nel corso dell’esperienza, appunto allineando il suo metabolismo interiore al ritmo lunare.
L’informazione in tal caso riguarda la Luna, ma agisce sulla psiche del discepolo in senso analogico, perchè – come si è detto – vi è una precisa corrispondenza tra il Ciclo Lunare e i fenomeni naturali, e tra questi e l’uomo.
Si potrebbero fare infiniti esempi di come la Legge di Analogia è utilizzata in campo esoterico. Nella Magia popolare, per esempio, si curano le infezioni dentarie e le ferite infette utilizzando la collaborazione delle piante. L’informazione di guarigione è fornita al paziente attraverso un atto di Magia analogica.
Con un coltello affilato il terapeuta stacca un pezzo di corteccia da un albero e inserisce sotto di essa un batuffolo di cotone, imbevuto di secrezione purulenta o di sangue infetto. Qui le informazioni in gioco sono numerose. In particolare:
– Il fluido corporeo è simile alla linfa.
– La Linfa purifica il sangue dai germi infetti.
– L’energia della pianta guarisce il corpo.
Anche la cosiddetta Magia Nera, cioè egoistica, si serve dell’analogia per inviare alla vittima del sortilegio informazioni negative. Tutti conoscono la parola “fattura”, cioè le aberranti pratiche d’involtamento praticate dagli stregoni con l’obiettivo di distruggere nemici, uccidere il bestiame dei vicini o conquistare con la forza la condiscendenza di un’amante. Sono pratiche medievali, ma ancora in auge presso alcune culture tribali e persino in alcune regioni italiane.
Il meccanismo è sempre lo stesso, cioè l’analogia, la corrispondenza tra fattori apparentemente lontani e diversi tra loro, ma accomunati sul piano dell’informazione. In realtà potremmo paragonare l’informazione a uno stampo energetico, che imprime la sua forma ovunque e in ogni parte del Macrocosmo (Natura, Pianeti, Stelle) e del Microcosmo (uomo).
La stessa informazione, trasmessa magneticamente, produrrà effetti diversi sul piano mentale, emozionale e fisico. Le possibili manifestazioni sono innumerevoli e possono essere rintracciate in ogni campo dello scibile umano.
Ecco perchè non è facile individuare le analogie, anche se alcune Tradizioni Esoteriche contengono delle chiavi interpretative che possono essere usate con successo. In alternativa occorre sviluppare la propria sensibilità a tal punto da raccogliere empaticamente l’informazione, stabilendo un ponte di consapevolezza tra eventi in apparenza senza alcun rapporto tra loro.
III
L’Astrologia è un campo d’attività basato sulla Legge di Analogia e sulla ricerca dei Principi Primi. L’Astrologia identifica nei sette Pianeti (Sole, Luna, Mercurio, Marte, Venere, Giove e Saturno) le unità di cui è composta la molteplicità, in modo da ridurre tutte le infinite manifestazioni a poche qualità originarie. Tali qualità sono pertanto delle Idee Archetipe, presenti e rintracciabili nel regno animale, vegetale e minerale.
I Pianeti rappresentano quindi i Principi Primi, le informazioni basilari, le idee originarie da cui tutto scaturisce e alle quali ogni cosa fa riferimento. Un Principio Primo attraversa verticalmente tutti i piani delle forme di manifestazione. Il numero dei piani è in pratica illimitato, ma essi sono tutti accomunati dallo stesso Principio Originario.
La Legge di Analogia unisce in Categorie Prime l’infinità della manifestazione. Perciò, sapendo collegare aspetti diversi della realtà, si può risalire al Principio Primo che li anima, individuando ciò che li accomuna su ogni piano e le qualità essenziali che s’intendono sfruttare.
Nell’Astrologia le Categorie Prime sono identificate con i corpi celesti e in particolar modo con i sette Pianeti, che oggigiorno sono diventati dieci (Nettuno, Urano e Plutone), nel tentativo di individuare nuove Categorie Prime che possono giocare un ruolo nella vita umana.
Pertanto l’Astrologia è la dottrina dei Principi Primi, non delle Stelle. Tali Principi Primi, come si è detto, attraversano tutti i livelli della manifestazione. Nascono così delle Catene Analogiche, i cui anelli appartengono a piani diversi pur rappresentando tutti il medesimo Principio. Ovviamente chi realmente conosce l’Astrologia, col tempo non avrà più bisogno di una mappa astrologica, perchè imparerà a conoscere i Principi Archetipi in tutti i piani.
L’Oroscopo mostra in forma simbolica lo specifico ordine e il reciproco rapporto dei Principi Primi al momento della nascita. Rappresenta quindi il programma che la persona dovrà svolgere in questa vita. Le Costellazioni, a loro volta, sono dei raggruppamenti di Principi Primi. Ogni Costellazione indica un compito, un’attitudine, un problema che attende di essere risolto e che quindi rappresenta l’eredità storica dell’anima.
Tutte le Costellazioni vigenti al momento della nascita dovranno essere trasformate in vita vissuta, attraverso la realizzazione attiva e dei passi in avanti sulla strada dell’apprendimento. Lo scopo dell’anima è di migliorare e imparare dall’esperienza. Ciò si ottiene attraverso un duro lavoro su se stessi, come nella strada spirituale; o assecondando le linee del Destino con la comprensione, la fede e l’accettazione delle prove che si dovranno affrontare.
Spesso ho posto l’accento sul valore catartico della sofferenza. A volte l’uomo si rifiuta di cogliere i segnali che vorrebbero sospingerlo in una data direzione. Sono segnali dell’anima, cioè dell’Uomo Storico. Sono tracce del Destino, informazioni prime di un’Entità Spirituale che vuole esperire il suo Karma.
Seguire gli impulsi dell’anima, trasformando il potenziale in reale, è difficile e non è mai un atto volontario. La sofferenza, legata a eventi apparentemente casuali, ma in realtà analogici, pone rimedio all’innata pigrizia dell’essere umano e alla sua inconscia paura del cambiamento.
La sofferenza rompe gli equilibri di una mente sclerotizzata nella personalità, mette in gioco le risorse più intime dell’interiorità, dissolve i fantasmi illusori dell’Ego e libera la mente dalle coercizioni dell’inconscio.
Nel campo esoterico, ma anche nella Religione, la sofferenza dev’essere accettata e sublimata in una silenziosa offerta a Dio, che si tratti del Dio Cristiano o del Dio individuale dell’Ermetismo. Solo in tal modo il dolore può essere trasceso, la stasi è superata e il viandante della vita può riprendere il suo cammino da una posizione più avanzata.
La sofferenza in definitiva (quando è karmica), per essere efficace in senso spirituale deve operare un vero e proprio reset dell’individuo, facendo emergere dalle caligini dell’inconscio il vero Spirito Ermetico.
La sofferenza dev’essere compresa nel suo valore di evoluzione e pazientemente accettata. Non insisto ulteriormente su questo punto. Tuttavia a volte le idee di chi compie i primi passi sulla strada spirituale sono sbagliate.
Si pensa che si tratti di fare una passeggiata in compagnia di qualche Elfo o di una Ninfa ben disposta. Ben presto un simile iniziato resterà disilluso, specie quando dovrà confrontarsi con la sofferenza.
Certo è vero, tutti soffrono. L’iniziato però soffre più degli altri, perchè il suo scopo (e anche la sua sfida) è di modificare il proprio Oroscopo, o meglio di realizzarlo in pieno, in modo da eliminare ogni carico pendente ai fini delle sue future incarnazioni.
Nell’iniziato dell’Ermetismo, l’intero campo morfico dev’essere resettato e purificato. Le tracce informative di altre vite devono essere corrette e integrate con le nuove linee prime dell’evoluzione ermetica e infine armonizzate con la vita reale in una coscienza completamente rigenerata. L’Ombra, ricettacolo di pulsioni rimosse, dev’essere decantata dai fattori destabilizzanti e progressivamente assorbita nella coscienza unitaria dell’iniziato.
Si tratta di un processo lungo, che può essere definito di Purificazione Isiaca. Iside è la dea della conoscenza ed è anche la personificazione dell’aspetto femminile e materno della Natura. Nell’uomo l’aspetto isiaco è quello morale, animico, sentimentale ed empatico. Esso comprende anche il piano energetico, che attraverso le correnti elettro-magnetiche tiene unito il nostro mondo di cartapesta, consentendo alla forma corporea di mantenersi integra per il tempo della vita.
Nel nostro corpo si rintracciano tutte le catene causali analogiche. In quelle catene, molto complesse e intricate, occorrerà penetrare, se non con l’intelletto almeno con l’intuizione, al fine di semplificare e regolare il meccanismo delle Cause Prime che devono essere rese armoniche con quelle che operano in Natura.
Occorre conseguire la semplicità e l’innocenza di un bambino, aprirsi alla vita applicando intuitivamente le leggi naturali, lasciandosi guidare dalle analogie che pullulano intorno a noi e che l’iniziato, divenuto saggio, deve imparare a riconoscere in sé e negli altri. Solo chi abbia realizzato, almeno in parte, tale stato di coscienza può definirsi progredito.
Chi ha creato in sé l’armonia, è sano dentro e fuori, nell’anima e nel corpo. Ogni volta che il maglio della sofferenza lo colpirà, l’iniziato riprenderà dignitosamente il suo cammino, più puro e forte che mai, verso la sua Meta lontana. E sarà pronto per l’ulteriore, se il Destino prevede che egli vada oltre e se le Forze Invisibili, in risonanza con la sua anima, decideranno di aiutarlo.
Purtroppo questi semplici principi il più delle volte non sono compresi. Si perde tempo prezioso in dispute inutili, in sterili ricerche intellettuali e in polemiche senza senso. Si critica il vicino e non si percepisce il dolore dello stiletto della disarmonia, infisso profondamente nel proprio cuore.
Se ogni ricercatore comprendesse che è lui stesso l’oggetto della purificazione e che dovrebbe insistentemente coltivare le virtù della fede, dell’umiltà e della perseveranza, molte disillusioni e disgrazie gli verrebbero risparmiate.
Amare Amare Amare
E’ il solo modo per riuscire. Non esiste altra strada che questa.
FINE DELLA PRIMA PARTE
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